sabato 15 novembre 2008

Scarpe e salute - Scarpe allergiche al fumarato 2 atto


E' stato rivolto al senatore Marco Perduca un'interrogazione al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche sociali, per sapere se il Ministero ha già dato avvio ai controlli su questi prodotti (scarpe e divani) presenti nel mercato italiano e se siano state riscontrate situazioni analoghe, con la presenza di agenti allergenici come il dimetil fumarato, o altri, anche in Italia, e nel caso quali provvedimenti siano stati presi riguardo tali prodotti.
Ecco cio che ne è emerso:

Interogazione dei senatori Donatella Poretti e Marco Perduca al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche sociali

premesso che:

Come rilevato dall'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori), in Francia, nella Maine-et-Loire, una donna di 36 anni e' stata ricoverata in ospedale per aver indossato stivali di fabbricazione cinese con incorporato un sacchettino anti umidita' a base di dimetil fumarato;

questa sostanza è gia' al centro di un'altra vicenda, quella dei divani di Conforama (società del gruppo PPR, il colosso francese leader nella distribuzione specializzata e nel settore del lusso) che aveva provocato eczemi;

una responsabile dell'Istituto di vigilanza sanitaria francese (InVS), Agnes Lefranc, ha dichiarato al settimanale l'Express che potrebbero esserci centinaia di casi simili;

diverse segnalazioni di allergie legate agli stivali sono state riportate da dermatologi già da diverse settimane, e se era noto l'effetto allergico del dimetil fumarato, l'InVS ignorava che venisse utilizzato anche nell'abbigliamento;

per sapere:

se il Ministero ha già dato avvio ai controlli su questi prodotti (scarpe e divani) presenti nel mercato italiano;

se sono state riscontrate situazioni analoghe, con la presenza di agenti allergenici come il dimetil fumarato, o altri, anche in Italia, e nel caso quali provvedimenti siano stati presi riguardo tali prodotti.


??.....continuera'?

Scarpe e salute - Scarpe allergiche al fumarato


Riporto tale e quale un articolo dell'ADUC salute (Associazione per il diritto degli Utenti e dei consumatori).
Un articolo che ci fa pensare.....

Nella Maine-et-Loire (Francia), una donna di 36 anni e' stata ricoverata in ospedale per aver indossato stivali di fabbricazione cinese con incorporato un sacchettino anti umidita' a base di dimetil fumarato. Si tratta di una sostanza gia' al centro di un'altra vicenda, quella dei divani di Conforama (società del gruppo PPR, il colosso francese leader nella distribuzione specializzata e nel settore del lusso) che aveva provocato eczemi. Una responsabile dell'Istituto di vigilanza sanitaria francese (InVS), Agnes Lefranc, ha dichiarato al settimanale l'Express che potrebbero esserci centinaia di casi simili. Le segnalazioni di allergie legate agli stivali sono partite dai dermatologi gia' qualche settimana fa, e se era noto l'effetto allergico del dimetil fumarato, l'InVS ignorava che venisse utilizzato anche nell'abbigliamento. Cosa succede in Italia? Sono stati effettuati controlli sul tale prodotti (scarpe e divani)? Sono state riscontrate situazioni analoghe? Lo chiediamo al ministro alla Salute, Maurizio Sacconi.
Una interrogazione in tale senso e' stata annunciata dalla senatrice Donatella Poretti.

(vi invito ad una attenta riflessione)

Primo Mastrantoni, segretario Aduc

domenica 9 novembre 2008

Shopping party roma - Sex & the city


Ragazze e amiche ri Roma:
Tenetevi pronte: il prossimo 19 Novembre si terrà a Roma, nelle sale e terrazze della sontuosa Villa Mercadante nel cuore dei Parioli, Shopping Party Roma Sex & The City, un evento molto speciale: circa 20 espositori creativi (nazionali ed internazionali), rigorosamente al femminile, proporranno le loro creazioni uniche ed esclusive, prodotti di nicchia difficilmente reperibili nei negozi, che spaziano dalla pittura al design come abiti, accessori, gioielli, quadri e tanti altri frutti dell'ingegno e della creatività femminile.
Shopping Party Roma Sex & The City, organizzato da Alexandra de Curtis, Simona Romagnoli e Sara Levi, è il primo vero shopping party d'Italia. Dopo gli strepitosi successi di Londra e New York, finalmente questa idea strepitosa, tutta all'insegna del femminile, arriva in Italia per trasformare il semplice "shopping" in un vero e proprio evento dedicato all'ingegno e alla creatività del "pink power".
Per creare così una vetrina diversa e originale, che dia spazio a un selezionato gruppo di creativi, guidati dallo stesso intento: comunicare attraverso l'originalità e la qualità dei loro prodotti.
Il tutto, in una location di particolare suggestione in cui fare shopping sarà al contempo chic e glam.
Un djset d'atmosfera farà da colonna sonora alle performance live di alcune artiste presenti, mentre coloratissimi cocktail, proiezioni digitali e rilassanti massaggi antistress saranno a disposizione delle visitatrici.
Come anche sessioni di trucco gratuite cui seguiranno photo-shoot istantanei se il vostro nuovo look vi lascerà stregate per il risultato!
per farvi mandare l'invito e per saperne di piu':
http://www.shoppingpartyroma.com/

giovedì 6 novembre 2008

Museo VIrtuale della scarpa


Si chiama Virtual Shoe Museum e lo trovate all'indirizzo :
www.virtualshoemuseum.com il museo virtuale dove potrete trovare le piu' insolite e particolari scarpe del pianeta.
Mettetevi comode e fatevi un giro , a caso se volete, o scegliendo il colore, lo stilista, focalizzando la vostra attenzione sui materiali o il tipo di scarpa...insomma ce ne son centinaia e tutte strane da vedere.
Vi consiglio i video proposti soprattutto la famosa corsa sui tacchi, ( la stiletto run) che si tiene ad Amsterdam ogni anno.
Buona visione

mercoledì 5 novembre 2008

Distributore Automatico di scarpe


Se pensavate di averle viste tutte.....ricredetevi.
L’immediata disponibilità dei prodotti di largo consumo è un’abitudine talmente consolidata in Giappone da aver ormai assunto aspetti quasi surreali. Con la presenza non solo di innumerevoli empori aperti 24 ore su 24, ma anche delle loro versioni “self service”, cioè i distributori automatici. In tutto il Giappone ce ne sono attualmente, più di 6 milioni, per la gran parte di bibite, ma anche di alimentari, buoni pasto (per alcuni ristoranti) nonché per vari altri prodotti e servizi, generalmente di utilizzo comune o giornaliero.
Ed è proprio una ditta giapponese , la Onitsuka Tiger, ad aver installato nella famosissima Carnaby street a Londra, il primo distributore automatico di scarpe.
Il distributore mette a disposizione 24 paia di scarpe in diverse misure.
Certo son sneaker, non stiletto...ma è il primo passo e voci di corridorio dicono immimente anche un'installazione in Italia, ma dove , ancora non si sa.
Per ora accontentiamoci di raccogliere gli spiccioli e attendiamo.....

Scarpe e sessualità


Perché le scarpe affascinano in modo diverso maschi e femmine? Per le donne sono l'oggetto del desiderio e irresistibili armi di seduzione. Gli uomini provano un interesse fortemente erotico. Da dove deriva il binomio tra sessualità e scarpe?

Secondo il sessuologo Emmanuele A. Jannini, in un'epoca in cui maschi e femmine rubano gli uni dall'armadio delle altre, "la scarpa è rimasta l'ultimo avamposto della femminilità".
Per gli amanti della tecnologia, c'è da dire che scienziati e ingegneri si stanno sbizzarrendo a creare scarpe che sono veri e propri computer. Leggere per credere.
Scarpe, sandali e stivali. Tutti con un comune denominatore: i piedi che vi sono ospitati. "Le nostre estremità", come ci spiega Emmanuele A. Jannini, "sono il tipico ornamento sessuale, un aspetto del corpo determinante per la scelta del partner. Ci rivelano infatti l'età biologica della persona, e non c'è trucco o intervento estetico che regga". Se possiamo ritoccare il viso invecchiato o rialzare un seno minacciato dalla forza di gravità, non possiamo ingannare il partner sulla nostra età se gli mostriamo i piedi. La bellezza è associata alla giovinezza e alla salute, così un piede giovane e minuto ci indica il partner fecondo e appetibile.
Nonostante le scarpe più desiderate siano quelle con tacchi che sfidano la gravità (come vi spiegheremo più avanti), originariamente i nostri antenati pensarono solo a proteggere il piede dalle asperità del terreno, avvolgendolo in foglie intrecciate o pelli di animali, come queste ancora in uso tra gli aborigeni australiani.
Così le prime scarpe della storia di cui abbiamo notizia risalgono a 9 mila anni, mentre quelle col tacco sono comparse molto più tardi, attorno al 1600.
In una grotta del Missouri è stato rinvenuto un "modello" in fibra vegetale usato 8000 anni fa .
Anche gli egizi usavano sandali intrecciati attorno al 3000 a.C.

Inizialmente uomini e donne usavano le stesse calzature e il comune denominatore era la comodità e l'utilità. Fu alla fine del Quattrocento che cominciarono a imporsi modelli femminili e maschili di diversa foggia.
La caratteristica tipica della calzatura da donna è il tacco, la cui invenzione è però da attribuirsi a un uomo: pare infatti che, alla fine del Seicento, Luigi XIV, Re Sole, per ovviare a una statura che non gli permetteva di dominare la sua corte "dall'alto", avesse introdotto le scarpe col rialzo.
Ora le donne non ci rinunciano facilmente per eventi mondani o particolarmente sentiti… come un podio. La sciatrice austriaca Michaela Dorfmeister si è presentata così a ritirare la sua medaglia conquistata in Coppa del Mondo 2002; ossia con completo da sci…e sabot bianco tacco 50.
Perché la donna si issa con stoica sopportazione su tacchi di 9 centimetri (ma anche 12 per le sfilate di moda)? La scarpa alta rende il piede piccolo ed esalta così una caratteristica tipicamente femminile. Inoltre, come ci spiega Jannelli, determina una postura che mette in evidenza il sedere attirando gli sguardi maschili.
Nella cultura cinese questo vezzo (piede piccolo, donna bella) diventò una vera e propria tortura. La tradizione di fasciare i piedi femminili per non farli crescere troppo e farli entrare nelle tipiche "scarpe di loto" causava gravi problemi ossei, oltre che un impedimento alla mobilità (e alla libertà) della donna. In voga per oltre un millennio, l'usanza è stata abolita nel 1911, anche se è tramontata solo con la rivoluzione maoista degli anni '60.
E per sfoggiare piedi degni di Cenerentola le donne sono anche disposte a ricorrere al bisturi. Un fenomeno, questo, che si è diffuso particolarmente negli Stati Uniti dove, oltre agli interventi all'alluce valgo (deformazione all'osso dell'alluce), spopolano anche smussamenti della pianta, per renderla più stretta, o delle dita, per renderle più corte. Ci si può sottoporre anche a iniezioni di collagene ogni 4-6 mesi (costo negli Stati Uniti, 500 dollari a seduta) che creano un cuscinetto sotto la pianta del piede, per resistere meglio a lunghe cavalcate sui tacchi.
Ma i medici avvertono: la scarpa col tacco costringe la colonna vertebrale a una postura innaturale che può portare problemi a breve e lungo termine.
Oggi lo stilista di scarpe più famoso è Manolo Blanhnik, originario delle Canarie. Il designer crea scarpe da collezione che non costano meno di 400 dollari al paio, dal tacco solitamente vertiginoso ma comodissimo, a detta di chi vi è salito.
A ruba tra le dive di Hollywood, sono state celebrate dalle protagoniste della serie culto "Sex and the City", dove la protagonista Carrie (Sarah Jessica Parker) è disposta a tutto pur di accaparrarsene l'ultimo modello. Seguita a ruota dalle sue tre splendide amiche: Charlotte, in una puntata, sopporta le morbose attenzioni per i suoi piedi di un commesso feticista, pur di portarsi a casa un paio di scarpe glamour ma costosissime…
Il mito feticista del piede come oggetto del desiderio ha origini antiche. "Adoro i piedi femminili, peccato che ci siano attaccate le donne", questo il motto del maniaco dei piedi. Lo psicanalista Sigmund Freud aveva riconosciuto come il piede, zona erogena per eccellenza a causa delle numerose terminazioni nervose, potesse diventare, con la scarpa a cui è avvolto e decorato, oggetto di morbosa attenzione. Inoltre, "non dimentichiamo che i tacchi a spillo", precisa Jannelli, "sono piccole e affilate armi che richiamano l'equivalenza, spesso sottointesa nel sesso, tra piacere e dolore".

Se il linguaggio non verbale è altamente significativo, specie quando si tratta di rapporti con l'altro sesso e di seduzione, non è da sottovalutare l'importanza del linguaggio dei piedi… e delle scarpe. Il togliersi le scarpe è considerato da noi gesto scortese o irriguardoso, proprio perché legato alla nostra sfera più intima e privata, mentre è un gesto naturale, che indica rilassamento o rispetto, nelle culture scandinave e in quelle orientali: sarebbe impensabile non entrare scalzi in una moschea.
La scarpa è al centro di molti detti popolari e credenze dal fondamento discutibile. Secondo le nostre nonne, per esempio, per sapere se ci si sposa entro l'anno basta buttare una scarpa fuori dalla finestra: se cade con la punta verso la casa, la risposta è no; se cade verso l'esterno allora il sogno si coronerà.
Per far durare "per tutta la vita" il matrimonio, poi, vietato buttare le scarpe usate il giorno del sì...
Se siete single e cercate l'uomo della vostra vita, invece, basta una piccola accortezza: dormire con le scarpe… sotto il cuscino.
Se Imelda Marcos le collezionava per puro e semplice piacere edonistico (fino ad accumularne, 3000 paia o forse più), il Museo della calzatura di Manila - da lei stessa inaugurato anche con modelli appartenuti a lei - è il paradiso delle donne, che spesso hanno la mania dell'accumulo di scarpe.
Anche a Firenze nel 1995 è stato inaugurato un Museo della calzatura intitolato a Salvatore Ferravamo, che raccoglie una selezione rappresentativa delle 10.000 calzature che compongono la collezione dello stilista. Tra queste, un paio della mitica Marilyn Monroe.
A Vigevano (Pavia), il nuovo Museo della calzatura espone 300 paia di scarpe con cui ripercorre la storia di questi veri e propri gioielli di lusso.
A Strà, in provincia di Padova, Museo della Calzatura a Vila Foscarini Rossi; un viaggio sull’evolversi storico della calzatura in Italia.
Oggi il mercato della calzatura in Italia è in crisi per lo strapotere dell'industria cinese che esporta grandi quantitativi di scarpe di scarsa qualità e di basso prezzo.
Negli ultimi 10 anni le importazioni dalla Cina sono cresciute del 250 per cento e le scarpe che arrivano in Italia sono passate da 29 milioni di paia a 102. I commercianti, preoccupati dall'assedio dei produttori con gli occhi a mandorla, chiedono contromisure specie ora che (dal 1° gennaio 2005) sono state smantellate le quote che prima regolamentavano le importazioni in Europa.
Anche nel resto del mondo si risente dello strapotere dell'industria calzaturiera cinese: a Manila (Filippine) lo si combatte così, con una pubblicità accattivante...

I primi a denunciare lo sfruttamento da parte dei grandi marchi di manodopera a basso prezzo furono i movimenti no-global. I primi a salire sul banco degli imputati sono state multinazionali come la Nike. Che recentemente ha pubblicato un mea culpa nella forma del "Rapporto della responsabilità sociale dell'azienda". In questo documento la Nike ammette violazioni dei diritti dei lavoratori nelle fabbriche "satellite". Sì perché se i dipendenti in senso stretto dell'azienda, famosa per le sue scarpe da jogging e l'abbigliamento sportivo, sono "solo" 24.000, le persone impiegate in aziende fornitrici sono almeno 650.000. Ed è lì - in queste aziende sparse in tutto il mondo, ma specialmente in Asia - che si verificano i casi di sfruttamento del lavoro minorile, maltrattamenti o sotto-retribuzione.

La scarpa che pensa è realtà ed è attesa a breve sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo. Avrà il marchio Adidas, ma non è la sola ad avere un microprocessore sotto il tacco, che modifica automaticamente la consistenza del cuscino d'aria tra suola e plantare a seconda dell'attività svolta.
C'è una scarpa che ci avverte degli andamenti della borsa. Ma anche una che segnala la posizione di chi la indossa: si tratta di un sistema, progettato da una ditta di New York, che permette, grazie a un microchip inserito nelle scarpe degli atleti della maratona di Boston, di determinare in tempo reale la posizione esatta di ciascun corridore su un sito internet.

Fonte: Focus

Per saperne di più:
Paola Jacobbi, Voglio quelle scarpe!, Sperling&Kupfer

lunedì 3 novembre 2008

365 days of shoes - il nuovo calendario delle scarpe


Come vi definite??
Shoe addict o shoe obsessed?? qualunque sia il vostro grado di amore per le scarpe, questo è il calendario che non puo' mancare per il 2009.
Anche le la vostra scarpiera trabocca ogni giorno potete cambiare virtualmente scarpa. Ce ne sono 365 di tutti i tipi, moderne e datate.
Scarpe che sono passate inosservate e quelle che han fatto la storia.
Ma soprattutto...sono scarpe e magari in questo calendario potete trovare la scarpa dei vostri sogni.
Il calendario lo si acquista su www.amazon.com , www.webster.it e su www.overstock.com
al prezzo di circa 12 euro.....

domenica 2 novembre 2008

Il tacco giusto - ecco come calcolarlo


Il tacco giusto? Te lo dice lo scienziato
Elaborata da alcuni fisici la formula per indicare l'altezza giusta per i tacchi delle signore. Quando la scienza entra nel fashion system.

L'abito è perfetto, la cintura all'ultimo grido, la permanente appena fatta, il rossetto ineccepibile. Siete pronte per uscire. Mancano solo le scarpe: ovviamente altissime. Ma quanto? Per non sbagliare tacco, non vi incoraggiamo ad aggiornarvi sulle solite riviste di moda, ma di affidarvi all'Institute of Physics di Londra che ha elaborato una formula che indica per ciascuna donna il tacco giusto per non soffrire troppo o rischiare rovinose cadute (e non solo di stile)…

La formula dell'altezza massima del tacco (in centimetri) è questa:
Altezza = Q · [12 + (3s/8)]
Siete già spaventate? Niente paura, è meno difficile di quanto si pensi.
“s” è il numero di scarpe calcolato secondo la numerazione inglese.
(qui troverete il modo di convertire il vostro numero francese in numerazione inglese:)
http://www.botteroski.com/Negozio/Scripts/convTaglie.asp
“Q” è il “fattore sociologico”, un valore compreso tra 0 e 1 che si calcola con questa "agile" formula:
Q = [ p · (y+9) · L · 0,659] / [(t+1) · (A+1) · (y+10) · ((L · 0,659)+20)]
P sta per la probabilità che il tacco riesca a slanciarvi e valorizzarvi, da 1 a 0 dove 1 corrisponde a un “Wow! Da sballo” e 0 corrisponde “Potevi anche fare a meno di metterle, quelle ciabatte”.
Y sta per il numero di anni di vita sui tacchi. Insomma più esperienza avete, più potete osare.
L è il costo delle scarpe in euro. Più le avete pagate, più sono affidabili.
T misura quante le scarpe siano di moda (in termini di mesi in cui quel modello rimane à la page). Il valore 0 significa “all'ultimo grido”: se la scarpa si merita questo valore, vale pure un po' di sofferenza.
A, infine, corrisponde al tasso alcolico, misurati in bicchieri di alcolici che si intende bere: la stabilità su tacchi vertiginosi dipende infatti molto dai drink sgolati al bancone…
Unica pecca di questa formula è il tempo necessario a calcolarla: spesso si è in ritardo, il vostro partner vi sta aspettando da un pezzo e non si ha il tempo, calcolatrice alla mano, di completare l'equazione.

Proviamo ad applicare la formula alla single più famosa del mondo, Carrie Bradshow, protagonista della serie cult “Sex & the City” e teorica del tacco vertiginoso. Carrie, con i suoi 5 anni di esperienza da fashion victim (y=5) e il suo numero di scarpe (s=6), prevedendo una serata a basso tasso alcolico (A=0), può indossare scarpe modernissime (t=0), costosissime (L=300 sterline) e altissime (12,54 cm, considerando che il fattore sociologico Q risulta pari a 0,88). Se alzasse il gomito (A=6), dovrebbe abbassare il tacco a soli 2,01 centimetri d'altezza (con Q=0,15).
(fonte focus)

Nuovo libro sulle scarpe e psicologia


Vi voglio segnalare un nuovo libro sulle scarpe.
L'abito non fa il monaco ma le scarpe sì! Ecc un metodo infallibile per distinguere a prima vista un potenziale Principe Azzurro... da un ranocchio con le calze bucate. Come? Basta guardare cosa si è messo ai piedi!
edito da Piemme Editore, l'autore è Eisman Kathryn, tradotto da Barbieri, costa solo Euro 8.50

Dimmi che scarpe porti e ti diro' chi sei.


Le scarpe esprimono la femminilità. Sono il linguaggio della donna, ma sarà vero? Ecco il parere di alcune psicologhe a riguardo.


1) Decolleteè e sandali con tacco
Ti piacciono le décolletée e i tacchi alti. D'estate opti per una versione più leggera: i sandali di pelle a listini sottili, e, perché no, ornati di strass e altri gioielli.
E' la femminilità per eccellenza! Vuoi essere chic e sofisticata. Non c'è nulla di più seducente e sexy di un paio di scarpe.Colei che sceglie questo tipo di scarpe ama sedurre e ha capito che nessun uomo può rimanere indifferente davanti a delle gambe così.
Forse hai poca fiducia in te stessa. Le scarpe sono un modo per semplificarti la vita: ti permettono di adottare un look sobrio, perché, alla parte sexy e trendy, ci pensano loro!


2)Ballerine o calzari
D'inverno, sei un'appassionata di ballerine. D'estate, rimani senza tacco optando per dei calzari.
Sei assolutamente trendy, dato che ballerine e calzari sono il vero cult dell'estate.
Sei una donna attiva, dinamica, energica. Hai bisogno di potere fare di tutto con le tue scarpe, ma non sacrifichi il confort allo stile.
Dimostri una certa sicurezza: per piacere non hai bisogno di esibirti sui tacchi alti, ti senti abbastanza femminile per camminare con i piedi ben piantati per terra.

3) Sneakers:
Converse, Puma: indossi spesso delle scarpe da città, pratiche e trendy. Anche dal punto di vista delle scarpe da ginnastica ti piace cambiare stile: colorate, metallizzate, high tech...
Più casual di così... Manifesti chiaramente il tuo bisogno di comodità e la tua natura attiva, con una puntina di giovanilismo e di rifiuto di invecchiare.
Sei una donna efficace e pragmatica, piuttosto diretta nel tuo rapporto con gli altri.

4)Mocassini
Di pelle o di camoscio, preferisci i mocassini. Neri o marroni in inverno, beige o bianchi in estate: li porti con tutto dal jeasn alla gonna e coi pantaloni.
Ti piacciono gli intramontabili. Per te, la moda è un concetto astratto al quale sei insensibile e pensi che Jimmy Choo sia il nome di un ristorante cinese!
Opti per dei modelli molto tradizionali e soprattutto comodi. Una scelta che rivela una mancanza di fantasia e un attaccamento alle convenzioni.
Fai fatica a lasciarti andare. Forse hai paura di passare per una persona superficiale e futile, e vuoi affermare la tua serietà e affidabilità.

5)Zeppe
Zeppe e plateau: alla fin fine scegli sempre delle scarpe alte e alla moda
Sei una donna elegante e sensibile alla moda. Sei elegante, perché indossi dei tacchi, ma in versione "stabile", spessa o con la zeppa, per permetterti di rimanere attiva e camminare a lungo.
Le tue scarpe si accordano al tuo stile di vita, dinamico ma femminile. Una scelta che rivela una natura complessa e ambivalente. E una certa difficoltà ad accettare completamente la tua femminilità.

6)Tronchetti e stivali
Sono degli stivaletti a tacco alto, o tronchetti, per le fashioniste. Sono le tue scarpe preferite in inverno, e forse ti lascerai tentare anche dalla versione estiva, aperta in punta.
Ti piace ciò che è trendy, diventente. Con i tronchetti, giochi con la tua femminilità senza esagerare.
Questa scarpe rivelano nonostante tutto un'incertezza: in generale, non osi andare fino in fondo, rimani affezionata ad alcuni valori ereditati dalla tua educazione.


....e tu dove ti riconosci??