mercoledì 8 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo: anche il settore moda offre il suo supporto


Anche i protagonisti del tessile-abbigliamento italiano si stanno mobilitando per poter offrire nel modo più adeguato il proprio aiuto alla popolazione abruzzese, colpita nella notte di due giorni fa da un terribile terremoto. Dalle realtà istituzionali alle singole aziende, sono tante le iniziative di solidarietà.
“Stiamo chiamando a raccolta gli organi direttivi per stabilire l’entità della donazione che la Camera della Moda Italiana stanzierà alle persone coinvolte in questa tragedia - dichiara Giulia Pirovano, direttore di Cnmi -. Pensiamo anche di lanciare un appello internazionale attraverso il nostro sito www.cameramoda.it, utilizzando il sistema adottato per gli accrediti stampa alle sfilate, in modo da raccogliere fondi destinati a un conto corrente dedicato”.
Analogo progetto per Cna Federmoda, che ha provveduto a versare una somma e ad aprire un conto corrente (intestato a Cna pro terremoto L'Aquila, Unipol Banca Filiale 157, Roma IT 39V 03127 05011 CC1570001214) per chi volesse contribuire a rimettere in funzione le Cna locali e l'intero sistema delle imprese iscritte. Ha inoltre invitato tutte le strutture, i gruppi dirigenti, gli imprenditori e il personale delle Cna a far pervenire il proprio contributo. Nei prossimi giorni organizzerà infine una Task Force formata da colleghi della Cna Nazionale, della Cna Abruzzo e delle Cna Provinciali maggiormente colpite, per gestire al meglio e nella massima trasparenza quanto riuscirà a raccogliere. Riunione oggi tra i membri di Sistema Moda Italia: la federazione del tessile-abbigliamento renderà noti domani gli estremi del suo contributo.
Intanto l'Unione Industriale Pratese informa di avere aderito all'accordo stipulato da Confindustria con i sindacati per dare una mano alle popolazioni colpite dal sisma, un'azione integrata da quella del Gruppo Giovani Imprenditori del distretto toscano.
Le singole griffe non stanno a guardare. Gucci Group ha effettuato una donazione tramite una onlus e promosso la raccolta di fondi tra i suoi dipendenti in Italia e in Svizzera, impegnandosi a raddoppiare la cifra raccolta dai lavoratori. Anna Molinari si è già mossa per dare il suo contributo, come pure chi lavora nella sua azienda, ma preferisce non rendere pubblici i termini del suo impegno. Versace fa sapere di avere in programma un intervento charity sul lungo periodo, che servirà per la ricostruzione e il sostegno psicologico dei sopravvissuti. Sono solo pochi esempi di un impegno ben più articolato e capillare, in aiuto a una regione dove sono presenti realtà come la Brioni, nome storico del made in Italy la cui sede si trova a Penne (Pescara): in un’intervista, il co-ceo Andrea Perrone ha dichiarato che non ci sono stati particolari danni agli stabilimenti e che la società darà il suo contributo alla generale gara di solidarietà.
e.b.
(fonte : www.fashionmagazine.it)

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